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"Nel 1730 Samuel Prichard consegnava alle stampe la sua celeberrima 'Masonry Dissected'. Dopo varie opere in cui la Massoneria è stata, di volta in volta, 'notomizzata', 'rivelata', 'illustrata', financo 'dissacrata', si è voluto tornare alle origini della simbologia latomistica, offrendone nel corso della presente opera un'interpretazione in cui essa viene nuovamente 'dissezionata'. È fin dal sagrato, dunque, che inizia il segreto. Il vero segreto però rimane sempre incomunicabile: esso non può venire mormorato 'da bocca ad orecchio', infatti, ma per possederlo è necessario giungere ad assimilarlo spiritualmente, riscoprendolo dentro se stessi. Il segreto, in tal modo, viene effettivamente conosciuto soltanto durante le prove dell'iniziazione e, nondimeno, dev'esser chiaro che esso non serve a occultare bensì rappresenta la chiave per accedere. In fondo, la parola 'segreto' deriva dal latino secretum, che era il participio passato del verbo secernre ed evocava, dunque, una sorta di distillato ideale". (dall'introduzione dell'autore).